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Il villaggio scavato nella roccia del deserto dell'Oman

È scavato nella montagna Jabal al Akhdar ed è un affascinante labirinto di canyon profondi e valli tortuose, in uno degli angoli più remoti del Paese.

È scavato nella montagna Jabal al Akhdar, un massiccio di 2.980 m di altezza noto come “Green Mountain”, ed è un affascinante labirinto di canyon profondi e valli tortuose, in uno degli angoli più remoti del Paese.
Pochi viaggiatori raggiungono Al Sogara. Fino al 2005, addirittura, gli stranieri non potevano entrare nella catena montuosa in quanto il governo dell’Oman manteneva una presenza militare nella zona. L’unico modo per entrare e uscire dal villaggio, oggi, è lasciare il veicolo alla fine di una strada sterrata e salire per 20 minuti su una ripida scalinata di pietra che porta al fondo del canyon. La fatica vale la pena: Al Sogara è l’unico villaggio della zona a essere ancora abitato. È situato a circa 40 km dalla principale città di montagna di Seih Qatana ed è tra gli insediamenti più remoti di tutto l’Oman.
Attualmente ci sono cinque famiglie della tribù degli Alshariqi, un gruppo che emigrò dalla Giordania più di mille anni fa e si stabilì in tutto l’Oman. Nel corso delle generazioni, la popolazione ha continuato l’antica pratica di costruire le case con pietra e argilla o di scavarle direttamente nella roccia per isolarsi nei freddi inverni e rinfrescarsi in estate. Infatti Al Sogara, a 2700 metri sul livello del mare, è uno dei pochi posti in Oman dove nevica regolarmente. Le grotte vengono usate anche come rifugi per le mandrie e le famiglie costruiscono caverne per tenere il loro gregge al sicuro dagli animali selvatici.
Come molte persone in Oman e in altri Paesi arabi, la tribù presente ad Al Sogara è molto ospitale: offre cibo e bevande per tre giorni interi prima di chiedere il motivo della visita.

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